Cos’è il Mala tibetano? A cosa serve e dove ha origine la sua leggendaria e affascinante tradizione? Oggi approfondiamo l’argomento in compagnia di Tamashii, marchio dedicato alla lavorazione e creazione di gioielli e amuleti dal profondo valore simbolico e spirituale, splendidamente realizzati secondo le antiche tradizioni della cultura buddhista tibetana.
Parlando di Buddhismo tibetano dobbiamo subito precisare alcuni aspetti, tra i quali, fondamentale, il fatto che proprio secondo la dottrina buddhista i gioielli e le pietre con cui gli stessi vengono decorati e impreziositi hanno un grande valore simbolico. Non vengono scelti e indossati per sole ragioni estetiche, ma piuttosto come talismani, come metafore, ciascuna portavoce di ideali e valori culturali e spirituali specifici.
Ogni pietra ha infatti una sua propria vita, ha un significato e un’energia peculiare che viene trasmessa a chi la indossa. E su queste premesse nasce Tamashii, che ha fatto del viaggio e della scoperta di culture e tradizioni remote -la cultura tibetana in particolar modo- l’anima della sua missione.
Ogni collana, bracciale e ciondolo Tamashii è quindi lo scrigno di una storia, un storia dal valore inestimabile. Che racconta sia del significato stesso delle pietre con le quali è realizzato ciascun gioiello, sia del lavoro manuale meticolosamente portato avanti dagli artigiani tibetani secondo le antiche tecniche tradizionali.
I Mala tibetani: il significato dei 108 grani
Tra le proposte Tamashii più affascinanti troviamo proprio il Mala tibetano, un amuleto usato dai monaci buddhisti durante la meditazione e la ripetizione dei Mantra. Possiamo immaginarlo come un oggetto simile al rosario che può essere utilizzato come collana e come bracciale, composto da 108 grani di legno profumato o altre pietre naturali. Il materiale tradizionalmente prediletto è proprio il legno, tuttavia nella cultura occidentale si trovano spesso versioni altrettanto ricche di significato realizzate con altre pietre naturali, per esempio i cristalli, associati, per chi ha familiarità, alla cristalloterapia.
Oltre ai 108 grani, un Mala tradizionale è composto anche dalla pietra meru, la pietra più grande del Mala posta all’estremità inferiore della collana e da una nappa di fili unita alla pietra meru, che rappresenta la nostra connessione con il divino e con l’universo.
Interessante è poi la simbologia legata al numero 108 che non è affatto casuale: questo numero specifico rappresenta infatti i 108 Buddha evocati durante la meditazione per proteggerci, guidarci e infondere forza, coraggio e fiducia.
La simbologia delle pietre
Tra le pietre più particolari e ricercate ci sono l’Agata, l’Onice e la Corniola, utilizzate moltissimo anche nei preziosi gioielli Tamashii.
La Corniola, per esempio, si presenta nelle tonalità che vanno dal giallo al rosso acceso e, nella cultura tibetana, simboleggia la forza vitale che unisce concretezza e sentimentalismo.
L’Agata possiamo trovarla in diverse varianti colore e, simbolicamente, ciascun colore ha una sua particolare funzione, per esempio l’Agata verde richiama equilibrio e armonia, l’Agata bianca stimola la saggezza e l’Agata magenta simboleggia il potere, inteso come fusione tra passione ed energia.
Altrettanto importante è il significato dell’Onice che è la pietra nera per eccellenza e viene utilizzata per stimolare virtù quali coraggio, autostima e autoconsapevolezza.
Come si utilizza il Mala tibetano?
Tenendo il Mala con una sola mano, impugnate con due dita -pollice e medio- un grano del Mala subito vicino al meru -è indifferente se quello alla sua destra o sinistra- e partendo da lì fate scivolare le dita da un grano all’altro fino a completamento della collana.
Da tenere a mente:
- prima di cominciare, inspirare ed espirare profondamente
- ogni volta che spostiamo le dita sulla pietra successiva inspiriamo e, durante l’espirazione, ripetiamo il Mantra scelto
Può sembrare macchinoso e complicato ma è più difficile rendere il concetto a parole che non metterlo in pratica.
Dunque, a questo punto, non resta che scegliere il proprio Mala e dare il via a questa simbolica e profonda tradizione meditativa che promette di infondere benessere ed equilibrio mente-spirito.
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