Il mese di aprile è iniziato e con lui il periodo dell’anno dedicato al diamante, la pietra preziosa per eccellenza. Il suo fascino ha attraversato la storia, rimanendo un punto di riferimento quando si parla di eleganza, ma anche di sentimenti forti.

La sua simbologia è davvero molto ricca: il diamante racconta di impegno, perfezione, saggezza. Scopriamo in questo articolo qualche curiosità sulla pietra preziosa per eccellenza.

Cenni storici

Per raccontare, seppur per sommi capi, la storia del diamante, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo tra il 2000 e il 1000 a.C. quando, in India, questa straordinaria pietra preziosa è stata menzionata per le prime volte.

Nulla di strano se si pensa che il Paese in questione è stato, per lungo tempo, l’unico produttore a livello mondiale (oggi rimane uno dei principali).

Utilizzati in quel periodo per adornare le uniformi dei guerrieri e gli abiti dei religiosi, i diamanti sono stati fin da subito associati a concetti come la forza.

Anche in questo caso, non c’è motivo di sorprendersi: parliamo, infatti, del materiale naturale più resistente in assoluto, al centro di numerose interpretazioni di simbologia nel corso dei secoli.

Per citarne un’altra, chiamiamo in causa il fatto che, nell’antica Grecia, i diamanti erano noti come “lacrime degli dei”.

I colori disponibili

Nella sua versione classica, quella più pura, il diamante è incolore. La natura, però, come si sa è tutto tranne che perfetta, motivo per cui, a causa di inclusioni e di peculiarità chimiche specifiche, i diamanti possono assumere cromie che vanno dal grigio, al rosa, al marrone, fino al rarissimo blu.

Il mercato si approccia in maniera ovviamente diversa a seconda del colore che ha la pietra. In caso, per esempio, di diamante caratterizzato dalla presenza di sfumature tendenti al rosa, si ha a che fare con un abbassamento del prezzo a singolo carato.

Diamante: simbolo incontrastato dell’amore eterno

I gioielli con diamanti sono tra i regali più apprezzati quando si parla di promesse di amore eterno. 

A cosa è dovuta questa simbologia? Se oggi esistono milioni di persone che scelgono gioielli come i solitari o i trilogy per chiedere la mano del proprio amato o della propria amata, ciò è da ricondurre alle lezioni universitarie che, nei lontani e gloriosi anni ‘60, Gladys Babson-Hannaford teneva presso la Florida State University.

La sua presenza in aula, però, aveva motivi ben diversi dall’amore per il sapere accademico. Hannaford, infatti, ai tempi collaborava con l’agenzia di pubblicità NW Ayer & Son, che seguiva una delle principali industrie minerarie, i cui vertici erano comprensibilmente interessati ad accrescere l’appeal commerciale del diamante.

Nel corso delle sue conferenze, iniziò ad associare l’alta qualità e la durezza del diamante alla solidità dell’amore, incoraggiando le studentesse a esprimere, ai propri futuri fidanzati, il desiderio di avere un anello di diamanti.

Una curiosità interessante? Risale all’inizio degli anni ‘60 e alle campagne pubblicitarie della sopra citata industria mineraria, la De Beers, l’introduzione della classificazione delle 4C per indicare il livello di qualità del diamante (colour, clarity, ossia limpidezza, cut, traducibile con “taglio”, carat, ossia il numero di carati).

Quando si regalano diamanti?

I diamanti, come ben si sa, si regalano nel momento della proposta di matrimonio, a simboleggiare il desiderio di un amore eterno. Le soluzioni più classiche sono il trilogy, con le tre pietre che rappresentano il passato, il presente e il futuro della storia, e il solitario.

Attenzione: le pietre preziose per antonomasia si possono donare anche in altre occasioni!

Tra queste rientra, per esempio, la nascita di un bimbo o il suo battesimo. In questo caso, il diamante viene scelto sia per la sua simbologia di forza, sia per il fatto di avere un valore commerciale importante.