IL GENIO DI GIORGIO ARMANI, UN’EREDITÀ CHE VA OLTRE LA MODA

Giorgio Armani tributo

Venuto a mancare a Milano, la città che nel 1957 lo aveva accolto quando era un giovanissimo studente intenzionato a diventare medico, Giorgio Armani lascia un’eredità che va ben oltre la moda.

Lo stilista piacentino, nato l’11 luglio 1934, è uno dei geni che hanno segnato la storia di un settore fondamentale per l’economia italiana e per l’immagine del nostro Paese nel mondo: la moda italiana è una storia fatta di cura minuziosa del dettaglio, di ricerca della massima eleganza e di tutela della bellezza.

Giorgio Armani, con il rigore e la disciplina che lo contraddistinguevano e che colpivano chiunque avesse a che fare con lui, ha incarnato tutto questo, diventando portabandiere di uno stile e di una sobrietà capaci di andare oltre alle linee guida dettate dal marketing, valorizzando la semplicità dei capi senza per questo renderli spogli e privi di carattere.

Da Piacenza a Milano con il sogno di diventare chirurgo

Nel 1957, un 22enne Giorgio Armani raggiunge Milano da Piacenza con il sogno di diventare medico chirurgo.

Trascorsi un paio d’anni come studente della facoltà di medicina sui banchi dell’Università Statale, trova lavoro come vetrinista presso La Rinascente, allora protagonista di un momento di grande successo ed espansione grazie al boom economico e alla recente iniziativa di Pierre Cardin, stilista francese naturalizzato italiano che nel 1963 siglò il primo contratto con la società dietro il grande magazzino per la produzione di una collezione di moda.

Il lavoro in uno dei templi dello shopping milanese ha rappresentato per Armani un passo molto importante: l’impegno per la preparazione delle vetrine del grande magazzino di Piazza del Duomo ha infatti aiutato colui che sarebbe diventato uno degli uomini simbolo della moda italiana a cementare la sua visione creativa.

Il passo decisivo arriva però nel 1964 quando, dopo aver iniziato a lavorare per l’allora più importante realtà di pret-à-porter maschile, ossia Hitman, inizia a ideare un capo che avrebbe portato, di lì a poco, una ventata di rivoluzione nel mondo fashion: la giacca destrutturata, priva di quelle fodere, imbottiture e spalline che avevano da sempre conferito forma alle giacche tradizionali.

L’esordio come stilista e imprenditore

giorgio armani impero

Dieci anni dopo, Giorgio Armani fa il suo esordio ufficiale come stilista durante una sfilata a Palazzo Pitti.

L’anno successivo, arriva il grande passo come imprenditore con la nascita della Giorgio Armani spa che, nel 1976, amplia la sua proposta di prodotti includendo anche la moda donna.

Da allora, il mondo ha imparato a conoscere e ad amare un’idea di moda basata sull’essenzialità e sulla sottrazione, ma sempre con il focus verso quella capacità di dire sempre qualcosa di speciale nonostante le tendenze che si rincorrono.

Premiato con diversi riconoscimenti importanti, tra cui il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, varie lauree honoris causa e l’Award for Best International Designer, Giorgio Armani si è distinto anche per il fatto di aver lanciato diverse linee con l’obiettivo, nel corso degli anni, di raccontare tutte le sfaccettature della moda.

Tra le più famose troviamo Emporio Armani che, con il lancio nel 1981, si propone come punto di riferimento per chi è alla ricerca di capi di qualità ma economicamente accessibili.

Dieci anni dopo, invece, è il turno della presentazione sul mercato di Armani Exchange, un omaggio all’eleganza urbana e ai giovani degli anni ‘90, che vivevano in un periodo di contaminazione fra culture mai vista fino a quel momento.

L’attenzione a questo mood permane anche oggi sia attraverso le campagne, sia attraverso gli accessori Armani Exchange, tra i quali spiccano i bracciali a catena, da tempo immemore parte delle scelte stilistiche dei giovani.

Fascino, eleganza iconica – tra i pezzi che più rispondono a questi criteri troviamo le giacche di Richard Gere in American Gigolò – e capacità di vedere oltre, rendendo lo stile democratico e accessibile a tutti senza per questo privarlo del suo fascino: tutto questo e molto altro è stato Giorgio Armani, un genio che, come pochi, ha raccontato la vera bellezza italiana.