Collana Chiama Angeli, il ciondolo speciale per la futura mamma

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Ci sono diversi oggetti e simboli che, al primo sguardo, parlano di quella grande emozione che è la dolce attesa. Uno di questi è la collana Chiama Angeli.

Qual è il suo significato? Quando indossarla? Scopriamo, nelle prossime righe, la risposta a questi interrogativi (e non solo).

Storia e significato della collana Chiama Angeli

Sulla storia della collana chiama angeli si rincorrono diverse teorie. Una di queste chiama in causa il contesto dell’Indonesia. Qui, secondo la tradizione, le donne, in particolare quelle dell’isola di Bali, vero e proprio paradiso amatissimo ancora oggi, indossavano collane con ciondoli musicali nel corso della gravidanza.

Un altro punto di riferimento importante da citare è l’antico ciondolo messicano noto come bola – bolla – una piccola sfera dentro la quale era presente un piccolo sonaglio.

La tradizione prevedeva che lo regalassero le madri alle figlie in dolce attesa.

Ad oggi, in contesti come l’Italia, il Chiama Angeli ha un generale significato di protezione per la mamma e il suo bambino. Si tratta di una collana alla quale, come già accennato, è appeso un ciondolo a forma di sfera contenente un campanellino.

Quest’ultimo richiamerebbe l’angelo custode e, di riflesso, la sua protezione sulla mamma e sul piccolo.

Non ha alcun fondamento scientifico la teoria secondo la quale, avvertendo il suono del campanellino, il piccolo imparerebbe, già dal pancione, a conoscere i vari rumori e a consolidare il proprio rapporto con la mamma (succede, ma per altri motivi).

Il chiama angeli non è efficace anche per quanto riguarda la regolazione del ritmo sonno – veglia (c’è chi parla di una capacità del ciondolo di ottimizzarlo grazie al rumore del campanellino avvertito solo durante il giorno). 

Per i primi due anni di vita del piccolo, bisogna farsi trovare pronti a dei fisiologici risvegli del piccolo.

Quando indossare il ciondolo Chiama Angeli?

Secondo la convenzione più diffusa, il ciondolo Chiama Angeli andrebbe indossato a partire dalla ventesima settimana di gravidanza circa. Si tratta di un periodo mediamente favorevole in quanto è terminato da tempo il primo trimestre, con tutte le complicazioni che comporta, e la pancia si vede bene.

Attenzione: questa è un’abitudine generale, non certo una regola scritta sulla pietra! Ci sono donne che iniziano a indossare il chiama angeli subito dopo aver visto il test positivo, e va benissimo così.

Quale collana chiama angeli comprare?

A questo punto, è naturale chiedersi quale collana Chiama Angeli comprare. Oggi come oggi, è possibile scegliere fra le proposte di diversi brand.

Nel corso degli anni, le peculiarità base del gioiello hanno visto l’integrazione di diversi altri elementi. Da citare a tal proposito sono i modelli del brand Family Story, con il ciondolo di un angioletto attaccato alla sfera.

Tra fiori, cuori e petali, le piccole integrazioni non mancano e sono protagoniste delle creazioni di svariati brand di gioielli, alcuni dei quali specializzati verticalmente sul mondo della mamma e del suo piccolo.

Chi deve regalare il ciondolo Chiama Angeli?

La tradizione vuole che a regalare il ciondolo Chiama Angeli sia una persona diversa dalla futura mamma. Non importa che sia la futura nonna o il futuro papà: basta che il gioiello venga donato e non sia un autoregalo.

Ancora una volta, si parla di una convenzione. Nessuno vieta a una donna in dolce attesa di comprarsi questo meraviglioso gioiello se lo desidera.

Regalare il Chiama Angeli a una donna non madre: è possibile?

Regalare il Chiama Angeli a una donna non in attesa è possibile. Non dimentichiamo, infatti, che il ciondolo, di suo, ha una forte valenza protettiva, legata al culto degli angeli molto diffuso nella cultura New Age.

Non è un caso che, nelle botteghe dedicate a questa corrente di pensiero, già dagli anni ‘90 i chiama angeli fossero tra gli articoli più richiesti.

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